Le risposte delle associazioni di medici, pazienti e aziende a chi ha voluto colpevolizzare a tutti i costi le discipline complementari

Reazioni compatte: l’omeopatia non è sotto accusa

Il presidente della Commissione Sanità della Regione Toscana, Fabio Roggiolani (Verdi), ha così commentato la sconvolgente notizia della ragazzina morta per aver sospeso la terapia insulinica contro il diabete a favore di una cura alternativa: "Il fatto è gravissimo e mi auguro che si arrivi all'arresto del responsabile della sospensione della terapia e di chi ha indirizzato da lui i genitori. Per certi personaggi, ammesso che siano medici, la radiazione dall'albo non basta, devono rispondere di quello che hanno commesso con sanzioni adeguate". "Non è invece affatto sotto accusa l'omeopatia, come tra l'altro è ben evidenziato in tutti gli articoli di giornale, mentre i titoli sparano a zero - ha proseguito Roggiolani. Questo dimostra l'ignoranza che ancora c'è su un settore della sanità che la Regione Toscana ha normato insieme all'Ordine dei medici e alle università, per impedire proprio casi come questo". Secondo il presidente della commissione Sanità appare comunque incredibile che dei genitori si siano fidati di una persona che non ha rilasciato né ricetta né ricevuta, sospendendo una terapia salvavita fondamentale. "Evidentemente siamo davanti a un caso di debolezza di cui qualcuno si è approfittato. Qualcuno che è stato raggiunto fuori dalla nostra regione e che pare si sia avvalso della definizione, usata e spesso abusata, di naturopata: una definizione che in Toscana non è normata, che è troppo generica e che speso viene usata anche da chi non è medico". "Da anni vado ripetendo - ha concluso Roggiolani - che non esiste una medicina alternativa, esiste una medicina integrata e che nessuna cura deve escluderne aprioristicamente un'altra per motivi fideistici e ideologici. Mi auguro che nessuno utilizzi questo episodio per far tornare indietro la cultura della medicina integrata che tanti buoni risultati sta dando ai nostri cittadini".

Sullo stesso tono le prese di posizione della SIOMI , dell’associazione di pazienti APO-Italia , di Omeoimprese (l’associazione delle aziende produttrici di medicinali omeopatici) e della Rete Toscana di Medicina Integrata (cfr. pdf allegato).

Fonte: Gino Santini