Giovedì, 15 maggio 2008

L’omeopatia non è un’alternativa all’insulina!

Comunicato Stampa SIOMI

   In merito alla tragica morte della ragazza diabetica cui un sedicente medico avrebbe sospeso la terapia insulinica, a SIOMI precisa che nessun medico, classico o esperto in omeopatia, la cui deontologia impone scienza, coscienza e primum non nocere, toglierebbe mai l'insulina, un farmaco salva-vita, ad un paziente con diabete di tipo 1, insulino-dipendente. La sospensione della terapia insulinica è un comportamento delittuoso, al di fuori dalle norme etiche e scientifiche della medicina. La tragica fine della ragazza diabetica fiorentina è conseguenza di un fenomeno di malpractice della medicina, di abusivismo della professione medica. In questo tragico momento i 1270 medici della Società Italiana di Omeopatia e Medicina Integrata, due terzi dei quali lavorano nel SSN, come medici e pediatri di famiglia, ospedalieri e universitari ribadiscono con forza quanto segue:

  • la medicina omeopatica è un ulteriore strumento di cura da porre a fianco e a complemento della medicina classica;
  • il medico omeopata sceglie lo strumento di cura migliore per il suo paziente, sia esso un farmaco convenzionale oppure un medicinale omeopatico, con scienza e coscienza e senza partigianerie;
  • un medico omeopata è medico due volte, dovendo conoscere, saper applicare e saper scegliere tra medicina lassica e medicina omeopatica, a seconda della situazione clinica che deve gestire.


Con questo comunicato la SIOMI esorta ancora una volta gli Ordini dei Medici a schierarsi in favore della complementarietà in medicina, contro ogni pensiero che voglia considerare la medicina omeopatica una medicina “alternativa” o non convenzionale. Esorta ancora gli Ordini dei medici a approntare registri appositi per i medici esperti in medicine complementari affinchè il cittadino possa sincerarsi presso gli ordini professionali che il medico che si qualifica come Omeopata ne abbia titolo. Ancor più esorta lo Stato italiano affinché il Parlamento colmi questa inaccettabile situazione di vacatio legis che si protrae incredibilmente da venti anni. Una legge di riconoscimento della medicina omeopatica come terapia medica praticata esclusivamente dal medico e secondo i criteri dell'alleanza terapeutica con la medicina classica tipici della Medicina Integrata è urgente e indispensabile, per tutelare la professionalità dei medici omeopati e per proteggere i cittadini dai fenomeni di abusivismo della professione medica, purtroppo possibili in assenza di una Legge dello Stato.

Per il Consiglio Direttivo della SIOMI
Il Presidente
Simonetta Bernardini

Fonte: Ufficio Stampa SIOMI