Per la Sinistra l’Arcobaleno l’integrazione socio sanitaria è l’obiettivo che deve essere perseguito come riposta ai bisogni emergenti della popolazione

La Sinistra Arcobaleno per le Medicine Complementari

Sanità e Welfare come strumento di sviluppo e di equità sociale

Il progressivo invecchiamento della popolazione; la non autosufficienza, le grandi cronicità (Alzheimer, malattie neurologiche e degenerative ecc) le patologie psichiatriche, la disabilità e le fragilità sociali.
Una politica attenta agli investimenti nei settori pubblici dei servizi socio sanitari è la migliore risposta ai bisogni che esprimono questi cittadini senza gravare sulle famiglie sia in termini di presa in carico che di sforzo economico.
Contrasto ai fenomeni dell’invecchiamento attraverso un forte sostegno ai servizi per la maternità e l’infanzia: consultori, servizi educativi nella fascia di età 0-6, difesa attiva della legge 194, riconoscimenti sociali ed economici alle madri lavoratrici.
Chiediamo il riconoscimento professionale per gli operatori di Discipline Bio-naturali, che si occupano di benessere, di prevenzione, di riequibrio energetico; che non fanno parte della sanità, ma contribuiscono in maniera importante, con queste pratiche, a modificare gli stili di vita e la presa di coscienza da parte dei cittadini del loro stato di salute.
Rivendichiamo il diritto dei Medici Complementari, Agopuntori, Omeopati, Fitoterapeuti, a curare i cittadini come negli altri paesi europei.
Rilancio dei servizi di prevenzione a livello nazionale e regionale.
Nella consapevolezza che non c’è salute senza la salvaguardia della sostenibilità ambientale e la tutela del territorio, va ridato nuovo impulso alle politiche di prevenzione a favore di un modello di sviluppo che non persegua il consumismo e  le politiche di globalizzazione.


"Noi della Sinistra l'Arcobaleno ci impegniamo sin d'ora a riprendere e portare a termine la battaglia per la regolamentazione delle Medicine Non Convenzionali". Lo afferma il senatore Gianpaolo Silvestri, candidato della Sinistra l'Arcobaleno in Sicilia per il Senato e vicepresidente della Commissione Sanità di palazzo Madama. "La battaglia per una normativa legislativa che riconosca e regoli le Medicine Non Convenzionali è stata il cuore dei primi due anni di lavoro della Commissione Igiene e Sanità del Senato. Le audizioni erano terminate, ma la fine della legislatura ha determinato, come nelle legislature precedenti, la non possibilità di addivenire alla legge. E' un fatto gravissimo tenendo conto che, in Italia, oltre dieci milioni di persone si avvalgono delle Medicine Non Convenzionali e che l'Europa ne ha già riconosciute e regolamentate otto. Piccoli passi sono stati già fatti – conclude l'esponente dei Verdi – grazie a due emendamenti da me presentati in Commissione, e le proposte di legge, tra cui una mia, andavano nella corretta direzione di garantire sia l'utenza sia la struttura medica".

Fonte: Sinistra Arcobaleno