Homeopathy Research Institute (HRI) explaining how NHMRC’s methodological approach distorted the findings of its study
In February, Paul Glasziou, chair of the working party for Australia’s National Health and Medical Research Council (NHMRC) report on homeopathy, wrote a blog in the British Medical Journal, ‘Still no evidence for homeopathy’; it referred to the findings of the report, which was published in 2015, but newspapers in a number of countries reported on the story as though about a new study; Homeopathy Research Institute (HRI) assesses the Australian review, explaining how NHMRC’s methodological approach distorted the findings of its study.
Un commento a "Homeopathy Research Institute (HRI) explaining how NHMRC’s methodological approach distorted the findings of its study"
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Sembra di assistere ad un film visto e rivisto. Anche in questa pellicola la rigida metodologia della ricerca scientifica, che tanto rassicura la medicina moderna mediante genesi di tranquillizzanti linee-guida, si scorda di considerare nel suo interno la gestione della cronicità vista da un punto di vista diverso e più concreto: quello del paziente. Quando siamo fortunati, formalmente il problema sembra essersi risolto, quando invece è solo nascosto e in attesa di ricomparire. Con una miopia degna di miglior causa, lo studio australiano “scopre” che la medicina omeopatica non riesce a competere con quella convenzionale nel gestire un gran numero di patologie, che invece i pazienti sostengono di vedere migliorate da questo approccio, per non parlare di numerosi studi pre-clinici e in vitro neanche presi in considerazione. Ma siamo sicuri che questa è l’unica strada percorribile dalla ricerca clinica?