L'Umanità in Medicina, un tema complesso e attuale che ha saputo appassionare una platea attenta e competente

Grande successo a Riccione per il IV Convegno Nazionale SIOMI

Martedì, 8 maggio 2007

Si è svolto a Riccione nei giorni 5 e 6 maggio 2007 il IV Convegno nazionale della SIOMI con il patrocinio della Federazione Italiana delle Società Medico Scientifiche (FISM). Il tema “L’Umanità in Medicina” così suggestivo e impegnativo da apparire quasi una sfida , offriva opportunità di confronto, dibattito, riflessioni e (perché no?) sogni, sulla medicina come arte del curare nel senso del “prendersi cura” del malato nel significato più alto, nobile, globale, interdisciplinare. Le aspettative non sono state disattese: il susseguirsi dei contributi di alto livello di relatori di mondi diversi ma non per questo antitetici, la presenza di giornalisti scientifici, filosofi, medici classici, ricercatori, medici omeopati, medici esperti in terapie complementari, psicologi, psicoterapeuti, e, non ultime bensì fondamentali, le rappresentanze politiche regionali e locali, indispensabile trait-d’union con la società ed il mondo reale, è stato stimolante se non appassionante.

  

L’umanità in medicina e l’arte medica è anche e soprattutto non rinchiudere il malato in gabbie nosologiche, metodologiche o in tecnicismi ma attraverso l’umiltà, il sentire, l’empatia e l’amore comprendere la persona che si ha di fronte.

“Il miglior medico in noi è l’amore” (Paracelso)


   Nella prima giornata, dopo l’introduzione della Dott.ssa Simonetta Bernardini, infaticabile Presidente della SIOMI, nella serata riconfermata all’unanimità dal consiglio direttivo neo eletto, i lavori del Convegno sono stati aperti in qualità di ospite dal Sindaco della città di Riccione, Daniele Imola, che si è dichiarato felice di poter ospitare l’evento oltre che per le ragioni di prestigio culturale per la sua Città anche per ragioni di personale sensibilità al tema della medicina omeopatica come padre di due figli efficacemente curati con l’omeopatia. Il presidente dell’ordine dei medici della provincia di Rimini, dott Geo Agostani, che ha patrocinato l’evento, ha portato i graditi saluti della FNOM tutta, oltre quelli personali del Presidente dott. Amedeo Bianco. Era inoltre presente il presidente dell’ordine dei farmacisti Bologna che, oltre a portare i saluti della FOFI, ha sottolineato il grande interesse alla formazione professionale in omeopatia dei farmacisti, scegliendo di avvalersi della SIOMI per questo scopo.
   L’avvio al convegno è stato dato dalla relazione del Prof. Aldo Stella. Medico, filosofo, psicoterapeuta e docente di psicologia presso l’università di Urbino e l’Università per stranieri di Perugia, il prof. Stella ha mirabilmente coinvolto la platea, affollata e prevalentemente composta di medici classici e medici omeopati provenienti da tutta Italia, entrando da subito nel nucleo centrale dell’argomento: il riduzionismo riduttivo, la concezione socratica dell’ “in-tendere” come lasciar aperta la porta e farsi fecondare (dall’altro, dalle idee, dal mondo) contrapposta al “pre-tendere” e poi ancora “la natura e l’uomo procedono in senso meccanico?”, “dopo la scomposizione, la ricomposizione delle parti riconduce allo stesso intero?”. La carrellata storico-iconografica di Fernando Piterà ha ricordato gli imprescindibili valori umanistici e deontologici della medicina nella storia dell’uomo, da Ippocrate fino ad Hahnemann e finalmente ai giorni nostri. Il prof. Nicola Natale, consigliere FISM, Coordinatore della Commissione delle Medicine Complementari della Federazione, vicepresidente della società italiana di ginecologia oltre che primario ospedaliero, ha esaustivamente dibattuto, come scienziato nonché umano esempio della socratica dote dell’”in-tendere”, sulle possibilità di integrazione fra medicina classica e complementare e sulla assoluta necessità di dialogo, comunicazione e scambio fra specialisti, medici ospedalieri, medici di famiglia, esperti di MC, operatori, per la salute del malato, che va sempre inteso quale individuo intero nella sua complessità. Nel pomeriggio la psicoterapeuta Michal Saltiel Pantzer ha fornito la toccante e tragica testimonianza, in un racconto in prima persona al tempo stesso drammatico e poetico, di una paziente colpita da emorragia cerebrale, col suo vissuto di emozioni di corpo espropriato dalla malattia e al tempo stesso presente, ricordando i valori cardine della professione medica della comprensione, della compassione e del prendersi cura nel senso più alto e assoluto dei termini.
   Vivace e molto partecipata la Tavola Rotonda sulla gestione interdisciplinare della malattia grave, moderata dalla giornalista scientifica Paola Emilia Cicerone, grazie anche agli ulteriori contributi di Nicola Natale, di Guglielmo Pepe (Direttore di Repubblica Salute), di Maurizio Burigana e di Aldo Stella; ad animare la discussione anche le lucide analisi e lo spirito critico del Past President FNOMCeO Giuseppe Del Barone, accolto calorosamente dai medici omeopati in sala, grati per l’attività svolta durante la sua presidenza per il riconoscimento delle Medicine Complementari e per l’aver riconfermato il suo impegno in questo senso anche nel suo attuale ruolo di presidente di un sindacato di medici.
   La seconda giornata del convegno, dedicata alla ricerca scientifica e ai casi clinici, è stata aperta dalla relazione attesissima del dott. Peter Fisher, direttore clinico e direttore della ricerca del Royal London Homeopatic Hospital, omeopata di fama mondiale e medico omeopata della famiglia reale inglese. Le molte evidenze sull'efficacia dell'omeopatia presentate nella relazione di Peter Fisher sono state confermate dall’intervento “metodologico” di Maurizio Biraghi, a testimonianza di un metodo di ricerca ormai definitivamente accettato anche in omeopatia, interventi molto apprezzati anche dal prof. Cantelli Forte, Direttore del Dipartimento di Tossicologia del Ministero della Salute, presente in sala. Il contributo alla ricerca in omeopatia ha anche visto l’intervento di Francesco Macrì, pediatra allergologo dell’Università “La Sapienza” di Roma, che ha approfondito il tema di un paradigma scientifico ormai maturo per inserire al suo interno anche le Medicine Complementari, omeopatia in primis; ne ha approfittato il prof. Andrea Dei, docente di chimica all’Università di Firenze,  per annunciare il progetto di ricerca patrocinato dalla SIOMI concernente l'ormesi ormai prossimo a prendere il via presso questo prestigioso ateneo. Hanno chiuso simbolicamente l’evento le relazioni su casi clinici di Flavio Tonello, Massimo Saruggia e Ennio Masciello, omeopati di “scuole” diverse, con approcci prescrittivi omeopatici peculiari ma tecniche ugualmente accurate, approfondite, ben condotte ed efficaci. A ulteriore riprova di un evento che ha saputo riunire in uno spirito di grande armonia medici appartenenti alle diverse correnti di pensiero omeopatico che con la loro presenza insieme, senza ricerca di primato ma perseguendo al contrario lo scopo della guarigione del malato hanno voluto riconoscere alla SIOMI la sua ampia apertura verso tutte le forme di omeopatia.

Fonte: Luisella Zanino