Questa volta Garattini accusa, contro ogni evidenza, l’omeopatia, a suo dire colpevole della tragica fine della ragazza diabetica. Ma la realtà delle cose è ben diversa...

Garattini e la disinformazione

Botta e risposta sulle pagine dell'Espresso

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Straordinario l’articolo a firma del Direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” di Milano apparso sull’Espresso di giovedì 19 giugno scorso. Il professore accusa, contro ogni evidenza, l’omeopatia, a suo dire colpevole della tragica fine della ragazza diabetica. Non solo, sarebbero molti i morti dell’omeopatia. Legittimo domandarsi: ma quali? Quando? Come mai non ne hanno dato notizie i giornali? Insolita, certamente, questa ipotesi delittuosa dal momento che, oramai, credo non ci sia più nessuno in Italia che non abbia compreso la dinamica dei fatti che hanno portato alla conseguenza estrema: la vicenda drammatica di una folle guaritrice, neanche medico, men che mai omeopata, che ha tradito in maniera disumana la fiducia di una povera famiglia somministrando vitamine in dosi incredibili al posto dell’insulina, in cambio di un impensabile miraggio di guarigione. Eppure il Professore ne approfitta. Una storia umana tristissima presa a prestito per sferrare un altro, improponibile, attacco alla medicina omeopatica. Così il Professore scrive (per chi?) incurante di ogni evidenza. Che dire? La notizia si commenta da sola. Il successivo numero dell’Espresso riporta la precisazione (doverosa) delle Società dell’omeopatia italiana, ovvero la FIAMO e la SIOMI, ma anche la voce dei pazienti omeopatici tramite la Presidente di APO Italia. Ma vale la pena di leggere anche la ulteriore replica concessa dalla Rivista al Professore. E anche in questo caso crediamo non servano commenti.

Fonte: Simonetta Bernardini