l’omeopatia in Italia è utilizzata da milioni di pazienti e prescritta da quasi 20.000 medici, è un’alternativa in seno alla medicina, è un metodo terapeutico basato su una nuova farmacologia, ma in nessun senso una medicina alternativa! L’omeopatia ben si iscrive nella “medicina della persona” alla quale anche la Conferenza dei Presidi si auspica venga dedicato un giusto spazio formativo.
     Da più di 70 anni, la mia famiglia (Boiron) si sforza di dare all’omeopatia e al medicinale omeopatico una vera dignità, malgrado l‘apparente incongruenza delle sue “dosi infinitesimali”. Abbiamo investito nella ricerca gran parte degli utili della nostra azienda per provare a capire il meccanismo d’azione dei medicinali omeopatici e poter così far progredire la loro efficacia terapeutica.
     Oggi ci troviamo in mezzo al guado: possiamo affermare scientificamente che l’omeopatia è efficace, per lo meno in un certo numero di casi, come testimoniano una grande quantità di pubblicazioni ufficiali. Tuttavia non la si può integrare pienamente e completamente nell’insegnamento della medicina accademica, poiché non abbiamo ancora scoperto il suo meccanismo d’azione. D’altra parte questo non è gravissimo, visto che esiste già un numero sufficiente di insegnamenti privati che appartengono alle differenti correnti di omeopatia. L’omeopatia rappresenta a mio avviso una vera e propria chance per la medicina di domani, bisogna solamente conoscerla meglio per darle il giusto posto all’interno della medicina
     Diamo all’omeopatia ed ai suoi medicinali i mezzi necessari per affrontare la ricerca al fine di progredire più velocemente nella conoscenza profonda dei suoi meccanismi di azione e nella messa in evidenza dei suoi ambiti di eccellenza. L’apertura della Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Medicina  e Chirurgia e dei Presidenti di questi Corsi di Laurea rappresenta  comunque un significativo passo a favore di una medicina unita, aperta, pluricompetente.