La germania accelera sulle Medicine Complementari: istituito un Dipartimento di Medicina Integrata all’interno del Ministero della Salute e rilasciati i risultati positivi di una ricerca sull’efficacia dei medicinali omeopatici

Comunicato Stampa

 

Milano, 20 novembre 2020

Non sorprende che sia la Germania a farsi pioniera e promotrice in Europa di politiche volte a promuovere i benefici per la salute e il benessere delle persone, in un’ottica di approccio integrato tra medicina complementare e medicina convenzionale. Già nel 2018, infatti, in occasione della “Giornata dei Medici” a Erfurt in Germania, la Federazione dei Medici tedesca (la FNOMCeO italiana) si era espressa con una delibera a favore dell’appellativo ‘medica’ per meglio definire l’omeopatia e, confermando l’utilità terapeutica di questo sistema di salute, aveva accelerato il processo di riconoscimento dell’omeopatia come vera e propria specializzazione della Medicina.

La notizia che arriva oggi dalla Germania sembra proprio completare questo percorso: la Baviera è il primo lander a istituire un dipartimento di Medicina integrata all’interno del Ministero della Salute e, dopo India e Svizzera, si dota così di una propria struttura amministrativa per gestire un ramo della medicina che risulta essere in continua espansione.

Ad annunciare l’importante novità è stato Klaus Holetschek, Segretario di Stato alla Sanità, che ha subito anticipato con un commento lapidario le possibili critiche provenienti dalle lobby critiche verso le Medicine Complementari: “La gente le usa, è per questo che dobbiamo proseguire al meglio nella ricerca sui metodi di guarigione naturale. Si svilupperanno ancora di più nel prossimo futuro. La medicina moderna ha bisogno di un sistema sanitario orientato al paziente in cui la medicina tradizionale e quella naturale siano su un piano di parità. Perché il futuro sta nella significativa coesistenza della terapia di medicina convenzionale e naturale”.

E’ bene ricordare che la comunità dei medici omeopati tedeschi chiedeva da tempo un supporto di tipo politico all’Omeopatia, e negli ultimi anni ha anche portato avanti diverse campagne basate su ricerche scientifiche, come quella “Meno antibiotici attraverso più omeopatia”, fino ad ottenere che il budget dedicato alle tariffe agevolate per i medicinali omeopatici non solo venisse mantenuto, ma addirittura raddoppiato.

Siamo molto soddisfatti che i colleghi medici tedeschi continuino a prodigarsi nel dare un forte sostegno alle terapie complementari in un approccio di medicina integrata, e l’istituzione di un Dipartimento del genere all’interno del Ministero della Salute rappresenta un progresso decisamente incoraggiante“, hanno dichiarato i Presidenti di alcune delle principali Società scientifiche di Medicine Complementari in Italia. “E’ giunto il momento che anche in Italia trovi conferma ciò che è evidente, ovvero le medicine complementari e non convenzionali sono in grado di affrontare le sfide di salute in una società di persone sempre più cronicamente malate e colpite da multimorbilità, sulla base di una formula di efficace integrazione con la medicina convenzionale”.

I risultati di uno studio condotto da un’assicurazione tedesca su più di 15mila suoi clienti

Un’altra notizia arriva sempre dalla Germania: una nota compagnia di assicurazione tedesca sostiene, dopo uno studio, che l’Omeopatia – la più diffusa al mondo tra le Medicine Complementari – apporta significativi benefici a chi ne fa uso. Lo dimostra una ricerca promossa dall’Health Forum di Lipsia – istituto di analisi indipendente specializzato nella ricerca sui servizi sanitari – condotto su un campione molto ampio: 15.700 persone prese dal bacino di coloro che hanno sottoscritto un’assicurazione sanitaria e sono stati regolarmente trattati da almeno tre anni da medici omeopati, con la relativa raccolta e analisi di indici economici chiari e di inequivocabile lettura: degenze ospedaliere, consumo di farmaci e giorni di malattia. I risultati provano oltre ogni ragionevole dubbio che il trattamento omeopatico sia di grande efficacia qualora affiancato alla medicina convenzionale. L’omeopatia, infatti, mostra effetti positivi e un miglior rapporto costi-benefici per malattie selezionate rispetto alle terapie esclusivamente convenzionali. Un chiaro riscontro si è avuto dai dati sull’assunzione di farmaci: l’uso di antidolorifici, ad esempio, è diminuito drasticamente per i pazienti oncologici sottoposti a trattamenti omeopatici, mentre aumentava in maniera quasi speculare nel gruppo di controllo. Allo stesso modo, anche i numeri riguardanti le ospedalizzazioni confortano la lettura favorevole all’Omeopatia: il numero di ricoveri ospedalieri per adulti con depressione è diminuito del 9,8% durante il trattamento omeopatico, mentre per i pazienti trattati unicamente con terapie convenzionali, gli stessi ricoveri sono aumentati del 32,6%. Questa circostanza ha avuto immediata e quantificabile ripercussione sul numero di assenze al lavoro correlate a patologie depressive: –16,8% per i pazienti sottoposti a trattamento omeopatico, +17,3% per pazienti a cui non veniva somministrato alcun trattamento omeopatico.

Dopo aver annunciato i risultati di questo studio, il Direttore della compagnia di assicurazione ha dichiarato che “c’è bisogno di più medici omeopati che proseguano su questo percorso di successo”.

SIOMI – Società Italiana di Omeopatia e Medicina Integrata
SIOV – Società Italiana di Omeopatia Veterinaria
RM ACADEMY – Physiological Regulating Medicine Academy
OMEOMEFAR – Associazione Medici e Farmacisti Omeopati

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