Prodotti omeopatici, Ftc statunitense chiede evidenze scientifiche. Bernardini (Siomi): in Europa regole chiare

Da “Farmacista33” del 18 novembre 2016

Negli Stati Uniti, la Federal Trade Commission (Ftc) ha annunciato l’intenzione di perseguire i produttori di rimedi omeopatici da banco che non possono supportare con evidenze scientifiche le dichiarazioni di efficacia e di sicurezza La Ftc è un’agenzia indipendente del governo americano che ha come scopo principale la protezione dei diritti dei consumatori e questa sua decisione è rivolta a prodotti autorizzati dalla Food and drug administration (Fda) che, con alcune limitazioni, permette la commercializzazione di medicinali omeopatici senza richiedere lo stesso tipo di evidenze dei farmaci allopatici. Ma alcuni episodi hanno probabilmente influito sulla presa di posizione della Ftc. Di recente, infatti, è stata la stessa Fda a segnalare che alcune compresse e gel omeopatici, venduti per alleviare il mal di denti, possono mettere a rischio la salute di bambini e neonati. I prodotti sono stati immediatamente ritirati dal mercato, ma restano dubbi su un settore che anche negli Stati Uniti è in grande espansione con un fatturato che supera ormai il miliardo di dollari all’anno.

Farmacista33 ha chiesto un commento a Simonetta Bernardini, presidentessa della Società italiana di omeopatia e medicina integrata (Siomi), che è a Vienna, dove era riunito il subcomitato politico dello European committee of homeopathy (Ech). «Abbiamo discusso insieme la notizia – afferma la dottoressa – e questa che riporto è una posizione condivisa: le regole europee già prevedono che i medicinali omeopatici abbiano l’indicazione “privo di effetti terapeutici approvati” laddove non siano stati presentati dossier specifici che attestino le indicazioni terapeutiche; nel contempo, vi sono medicinali registrati con indicazioni terapeutiche approvate». Peraltro, gli esperti europei fanno notare che «negli Usa si fa spesso confusione tra medicinale omeopatico e prodotti cosiddetti “naturali” ma che contengono piante in concentrazioni non omeopatiche. È importante che ogni medicinale dunque riporti la qualifica “medicinale omeopatico” solo quando le concentrazioni delle sostanze in esso contenute sono realmente omeopatiche e quindi per definizione sicuramente prive di effetti tossici».

Renato Torlaschi

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