Farmaci omeopatici ai terremotati, bufera sulla Regione Marche
Il cuore e la professionalità dei medici non stanno mancando in queste ore, tra il Lazio e le Marche. Come spesso accade in simili situazioni, però, un disastro naturale può essere anche fonte di polemiche. L’ultima, in merito all’assistenza, è scoppiata poco dopo l’ora di pranzo. A innescarla è stata la Regione Marche, che ha comunicato di essere pronta a distribuire farmaci omeopatici ai cittadini della provincia di Ascoli Piceno vittime del terremoto. Il presidio, a partire da domani, domenica 27 agosto, sarà allestito ad Acquasanta Terme, centro della comunità montana del Tronto situato a venti chilometri dal capoluogo e a meno di un quarto di ora d’auto da Pescara del Tronto. Una decisione a cui si sono subito opposti alcuni esponenti della comunità scientifica, pronti nel ricordare come sull’omeopatia siano finora state raccolte più prove di inconsistenza che riscontri di efficacia. La misura, comunicata dalla Regione attraverso i social network, ha dato il là alla replica di Salvo Di Grazia, ginecologo all’ospedale di Vittorio Veneto e fondatore del blog Medbunker, su cui si occupa di denunciare le bufale in campo scientifico. «Se si tratta di una battuta, è patetica. Se è un provvedimento serio, si tratta di una truffa alla popolazione. Non si può permettere che un’istituzione promuova una falsa cura», sono le parole con cui lo specialista ha replicato alla decisione della Regione Marche, tra le prime nel 2013 a regolamentare l’esercizio di alcune pratiche mediche complementari: tra cui l’omeopatia. Considerazioni a cui si aggiungono quelle del team di Scienza Live, tra cui compaiono due ricercatori d’origine abruzzese: Marcello Ienca e Alessandro Scoccia Pappagallo. «Se in un momento di totale emergenza e devastazione una Regione decide di sperperare fondi pubblici in una pseudoscienza di dimostrata inefficacia, non si commette soltanto un oltraggio nei confronti della scienza, ma pure delle popolazioni colpite e di chi sta prestando soccorso. Le zone terremotate hanno bisogno di assistenza medica efficace e immediata, non di placebo».
Secondo Stefano Bertacchi, biotecnologo e membro dell’associazione Italia unita per la scienza, «troppi soldi, giunti in così poco tempo, portano come risultato la scelta della Regione Marche di distribuire rimedi omeopatici».
A consolidare la replica unanime della comunità scientifica è stato il Cicap, il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze. Organizzazione, che ha chiesto alla Regione Marche «di limitarsi a erogare farmaci di comprovata efficacia». Mentre Giovanni Basini, direttore dell’area giovani della Fondazione Farefuturo, è giunto a ipotizzare «le dimissioni di chi ha assunto una simile decisione. Abusare della credulità popolare vuol dire distruggere la scienza». Nulla da dire sui soccorsi, ma tira aria di bufera sulla Regione Marche in merito alla scelta di erogare gratuitamente prodotti omeopatici ai terremotati.La precisazione della Regione Marche In serata è arrivata la precisazione della Regione Marche: «In merito alla distribuzione di farmaci omeopatici agli sfollati, la Regione Marche precisa che sono offerti a titolo completamente gratuito dall’ospedale di Pitigliano, come già avvenuto durante il sisma dell’Aquila. I farmaci saranno distribuiti ai pazienti che ne faranno richiesta, senza nessun aggravio per il sistema sanitario regionale. È attivo infatti un presidio di due camper farmacia per la distribuzione gratuita di tutti i farmaci tradizionali. Polemiche inutili fatte da chi cerca visibilità invece di lavorare a favore delle persone in difficoltà».
3 Responses to Farmaci omeopatici ai terremotati, bufera sulla Regione Marche
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Purtroppo anche stavolta è partita senza nessun riguardo la campagna detrattoria contro l’omeopatia: è incredibile che qualunque iniziativa venga presa che coinvolge l’omeopatia veda subito pronta una “frangia” di estremisti che, senza neppure provare ad aggiornarsi un attimino, mena giù di brutto; leggendo qua e là trovo infatti ancora chi si appella all’articolo degli Australiani, smentito più volte , ma loro forse non lo sanno ancora…
Qualcuno poi ancora dice che nessuno studio sia stato fatto ancora che dimostri efficacia clinica; ma veramente scherziamo?! Ci sono review su molti argomenti e numerosi studi clinici eseguiti secondo i più recenti dettami di ricerca, dove la terapia omeopatica viene anche valutata confrontando la sua efficacia al consumo di medicinali tradizionali: l’ultimo pubblicato ad agosto sul sito dell’HRI realizzato dal team del Centro di Medicina Integrata di Pitigliano di cui faccio parte riguarda appunto uno studio sulle patologie allergiche e sulla riduzione del consumo di farmaci convenzionali… Ma “lo zucchero”, come lo chiamano i detrattori, come mai farà? E’ tutto “placebo”? E si grida allo scandalo dei soldi pubblici spesi per queste medicine, dimenticando che comunque questi farmaci (tranne quelli consumati nei reparti ospedalieri oppure quelli inviati, appunto, a Amatrice o in altri contesti) vengono acquistati dai pazienti che PAGANO di tasca propria i rimedi omeopatici… Già , dicono i detrattori, si pagano anche “i consulti con i maghi”, quindi!
Beh, vi lascio solo con una riflessione: tenuto conto che uno dei principali problemi della sanità pubblica oggi è “la medicina difensiva”, che i medici rischiano sempre di mettersi in situazioni dove potrebbero essere accusati e inviati a giudizio (e i magistrati non li risparmierebbero certamente!), come mai in 5 anni di attività ambulatoriale e di reparto non è mai accaduto che un paziente ci accusasse di somministrargli “acqua fresca”? Anzi, sinceramente vi dico che raccogliamo testimonianze scritte e anche filmate (le ho trasmesse ai nostri convegni) di dichiarata efficacia. L’unica cosa che dicono tutti è che a volte sono medicine un pò care, pagate di tasca propria. Certo, il marcio c’è anche nel nostro settore: dagli avventurieri che “distolgono” i pazienti da terapie convenzionali efficaci a quelli che sottopongono i pazienti a terapie definite “omeopatiche” ma che poi non lo sono neppure… Ma bisogna sempre guardare OLTRE, nell’interesse del malato innanzitutto, bisogna lavorare sul campo e non seduto dietro una scrivania a riempire pagine e pagine di blog e semmai fare come insegna la filosofia cinese, aspettando che la ruota giri…
Fortunatamente in Regione Marche sanno rispondere per le rime: “In merito alla distribuzione di farmaci omeopatici agli sfollati, la Regione Marche precisa che sono offerti a titolo completamente gratuito dall’ospedale di Pitigliano, come già avvenuto durante il sisma dell’Aquila. I farmaci saranno distribuiti ai pazienti che ne faranno richiesta, senza nessun aggravio per il Sistema Sanitario Regionale. È attivo infatti un presidio di due camper farmacia per la distribuzione gratuita di tutti i farmaci tradizionali. Polemiche inutili fatte da chi cerca visibilità invece di lavorare a favore delle persone in difficoltà”.
Decisamente patetiche, al contrario, sono le solite repliche della falange anti-omeopatica per partito preso. Bene ha fatto la Regione Marche a sostenere l’iniziativa e a difenderla di fronte alle parole in libertà del solito manipolo di “scienziati” che, con una metodologia già vista diverse volte, parte lancia in resta senza neanche curarsi di leggere con attenzione quello che criticano…